RACCOLTA DIFFERENZIATA: CARTA E CARTONE

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  I  responsabili, Zanetti Tullio, Zanetti Giulio, Zanetti Arturo

  Il processo di riciclaggio della carta comprende diverse tipologie di prodotti, che vanno da giornali, riviste, libri, quaderni e opuscoli, passando ai sacchetti, agli imballaggi in cartone, alle scatole per alimenti, contenitori per scarpe, fino ad arrivare alle cose più minuscole quali fascette di carta dei vasetti di yogurt o delle bevande, scontrini dei registratori di cassa…

  Nella filiera della raccolta differenziata della carta e cartone, ciò che non deve essere conferito è molto limitato e si tratta essenzialmente di carta contaminata da sostanze putrescibili e/o tossiche.

  Per questo motivo, all’inizio di questo articolo, abbiamo elencato in modo dettagliato ciò che può rientrare e ciò che non deve rientrare in questa categoria.

   Oltre all’inevitabile impatto ambientale legato al recupero e riutilizzo della carta, anche da un punto di vista puramente economico, il riciclaggio è molto meno costoso rispetto all’incenerimento ed allo smaltimento.

Infatti, il costo dell’incenerimento di una tonnellata di rifiuti cartacei varia – al netto dei costi di raccolta e a secondo delle caratteristiche dell’impianto che provvederà alla distruzione – tra i 96 ed i 192 € a tonnellata.

Mentre il trattamento della carta da macero ha un costo compreso tra i 64 ed i 96 euro a tonnellata.

   Va ricordato che la carta da inviare al recupero non produce un pari peso di carta riciclata pronta all’uso.

Per ottenere un certo quantitativo di carta riciclata, occorre anche una certa percentuale di cellulosa fresca, proveniente dalla classica lavorazione degli alberi. La quantità di cellulosa vergine dipende in misura variabile, dalla tipologia dell’impianto – detto MACCHINA CONTINUA – utilizzato e dalla qualità che il prodotto finale deve raggiungere.

Ovviamente, il procedimento di miscelazione della cellulosa da recupero e di quella vergine, ha dei propri costi in termini economici, comunque minori rispetto alla distruzione di carta da macero ed alla produzione di carta completamente nuova.

   In alcuni casi, l’efficienza raggiunta può portare alla produzione di carta per giornali, utilizzando solamente altra carta per giornali recuperata, senza l’aggiunta di cellulosa vergine proveniente da alberi. Lo stesso ragionamento vale per la produzione di carta per libri, ottenuta dal recupero di carta per libri, e così via.

  Inoltre, il costo dell’impasto riciclato è notevolmente più basso del costo della pasta di legno, e gli scarti delle fasi precedenti possono essere utilizzati come combustibile co-generatore per la produzione del vapore necessario al processo di fabbricazione.

In sostanza si innesca un processo virtuoso, e nel suo insieme la produzione risulta essere più sostenibile.

Cosa conferire nella carta:

  • Imballaggi in carta, cartone e cartoncino;
  • Buste e sacchetti di carta;
  • Fustini in cartone dei detersivi in polvere;
  • Scatole e scatolette di cartone;
  • Fogli, volantini, scontrini fiscali;
  • Giornali e riviste;
  • Quaderni e libri;
  • Contenitori in TETRAPACK;

Cosa non conferire nella carta:

  • Il cellophane che avvolge giornali e riviste (che va nella plastica);
  • Le carte oleate, plastificate e vetrate, poiché sono materiali poliaccoppiati;
  • Piatti e bicchieri usa e getta in plastica ed in cartoncino;
  • Tovaglioli di carta sporchi e/o contenenti avanzi di cibo.