Amianto: a chi rivolgersi per smaltirlo in sicurezza

L’amianto è stato utilizzato in passato in vari settori industriali ed edilizi come materiale isolante destinato in particolare alla copertura degli edifici, ma dal 1992 è vietato in Italia e in Europa perché comporta gravi conseguenze per la salute.

Nonostante l’amianto sia oggi considerato un materiale altamente pericoloso, è ancora presente in molti edifici industriali, pubblici, ma anche nelle abitazioni. La bonifica dell’amianto è obbligatoria per legge in certe condizioni, ma in ogni caso sempre consigliabile per prevenire ogni rischio ad ambiente e salute.

In questo articolo esploreremo i motivi per cui l’amianto è considerato pericoloso, cosa è necessario sapere sul suo smaltimento in sicurezza e come un’azienda specializzata come Zanetti Arturo può aiutarti nella gestione di questa delicata operazione in modo sicuro e responsabile.

Perché l’amianto è considerato pericoloso?

L’amianto è stato utilizzato per decenni in una vasta gamma di applicazioni industriali e residenziali a causa delle sue proprietà isolanti, resistenza al calore e resistenza meccanica. Tuttavia, nel corso degli anni, sono emerse prove scientifiche che collegano l’esposizione all’amianto a gravi problemi di salute, come l’asbestosi, il mesotelioma e il cancro ai polmoni. 

I minerali di amianto sono tutti cancerogeni: le fibre di amianto, quando diventano friabili, vengono facilmente rilasciate nell’aria e se respirate, possono causare danni irreversibili ai polmoni e al sistema respiratorio.

Ancora nel 2021, sono stati circa 7.000 i decessi per malattie correlate all’amianto. Tra questi, quasi 2.000 per mesotelioma, il cancro da amianto*.

Al fine di eliminare e prevenire le gravi conseguenze legate all’amianto, la Legge 257 del 1992 ha introdotto il divieto di estrazione, lavorazione e commercializzazione. Eppure, nonostante siano trascorsi oltre 30 anni, in Italia permane una quantità di 40 milioni di tonnellate di materiali che contengono amianto*. 

(*dati ONA Osservatorio Nazionale Amianto, 2022).

Smaltimento dell’amianto: cosa sapere

Con il termine amianto si indicano sei diversi minerali appartenenti alla classe dei silicati: actinolite, amosite, antofillite, crisotilo, crocidolite e tremolite.

L’Eternit, o cemento-amianto, è invece il nome commerciale (derivato da quello dell’azienda produttrice) delle lastre di forma ondulata costituite da fibre di amianto mescolato a cemento.

Eternit e amianto sono quindi due cose diverse, nonostante spesso vengano confuse. 

La bonifica dell’amianto è un obbligo di legge. L’obbligo però non sussiste qualora il materiale sia compatto, non usurato e in buone condizioni: in questo caso è comunque necessaria una valutazione del rischio e un monitoraggio periodico dello stato di degrado.
Se l’eternit o altri materiali contenenti amianto sono danneggiati o compromessi, è invece obbligatoria la sua rimozione. 

La bonifica dell’amianto avviene in diversi modi: tramite rimozione e smaltimento, incapsulamento oppure confinamento.
L’incapsulamento del materiale viene fatto tramite un trattamento specifico con apposite vernici che impediscono la liberazione delle fibre di amianto nell’aria.
Il confinamento consiste invece nell’installazione di una barriera a tenuta di polvere in grado di separare le aree da bonificare dal resto dell’edificio.

Lo smaltimento dell’amianto è una procedura altamente regolamentata a livello nazionale e internazionale.

Prima di iniziare qualsiasi lavoro di rimozione o smaltimento dell’amianto, è fondamentale condurre un’accurata valutazione del rischio e sviluppare un piano di lavoro dettagliato, che include procedure di contenimento, protezione individuale, trasporto sicuro e smaltimento adeguato presso siti autorizzati.

In tutte le fasi dell’intervento – sopralluogo e verifica, incapsulamento, smontaggio, imballaggio, trasporto e smaltimento in discarica – è necessaria la massima attenzione alla salvaguardia del materiale, per evitare un’accidentale dispersione delle fibre di amianto. A fine lavori è prevista anche la bonifica delle superfici circostanti su cui poggiava l’amianto.  

rifiuti di amianto vanno smaltiti solamente in impianti appositamente autorizzati.

Come ti aiutiamo con lo smaltimento dell’amianto

A causa della sua pericolosità, gestire l’amianto in modo corretto e sicuro è essenziale, sia per evitare l’esposizione individuale che la diffusione delle fibre nell’ambiente. Intervenire in modo corretto e in totale sicurezza nel recupero di ambienti e materiali compromessi è una priorità.
Per questo motivo non è possibile procedere in autonomia allo smaltimento degli scarti di amianto e lo smaltimento illecito è sanzionato dalla legge.

Hai necessità di procedere allo smaltimento di scarti o materiali che contengono amianto? 

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La consulenza preliminare servirà per mappare e identificare l’effettiva presenza di fibre di amianto; successivamente, ti accompagneremo verso l’espletamento di tutte le pratiche burocratiche previste dalle vigenti normative.