IL SISTRI – PARTE 1°

Riferimenti interni al sito: Impianto Mapello (BG), Stoccaggio e smaltimento rifiuti, Appalti rifiuti, Gestionale Zanetti, Rifiuti urbani e ospedalieri, Attività raccolta differenziata, Tullio Zanetti, Giulio Zanetti.

  I  responsabili, Zanetti Tullio, Zanetti Giulio, Zanetti Arturo

COSA E’ IL SISTRI

  “Il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti è uno strumento che nasce per garantire una maggiore efficacia all’azione di contrasto dei fenomeni di illegalità. Fenomeni causati da comportamenti non conformi alle regole vigenti in materia di trasporto e smaltimento dei rifiuti. In particolar modo, permette di conoscere, in tempo reale, i dati relativi all’intera filiera dei rifiuti, soprattutto per quelli speciali e/o pericolosi”. Con questa premessa del nostro responsabile, il sig. Zanetti Tullio, entriamo nei particolari del sistema SISTRI.

Per raggiungere l’obiettivo, a livello legislativo è stata ideata una struttura che potesse sostituire le procedure cartacee utilizzate fino a questo momento, in favore di una gestione completamente informatizzata.Questo sistema viene concepito dalla legge n. 102 del 3 agosto 2009 (art.14 bis) e i primi anni sono stati di gestazione, necessari per l’avvio ed il rodaggio di un insieme di procedure piuttosto complesse ed innovative.

La prima fase si è focalizzata sull’iscrizione da parte di tutti i soggetti coinvolti nella filiera dei rifiuti nell’apposito registro nazionale, e sulla predisposizione degli strumenti tecnologici necessari a rendere il sistema operativo.

Da qui, il SISTRI è entrato in vigore dal 1° ottobre 2013 per gli enti e le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti a titolo professionale, mentre per i produttori la data di avvio è stata fissata al 3 marzo 2014.

LA SITUAZIONE PRIMA DEL SISTRI

    Il Decreto Legislativo 152/2006, al fine di garantire un controllo del flusso dei rifiuti dal sito di produzione al luogo di destinazione, prevede l’utilizzo di 3 strumenti cartacei (quelli che poi andranno sostituiti dal nuovo sistema SISTRI): il formulario, il registro di carico e scarico e il modello unico di dichiarazione ambientale.  

  • FORMULARIO DI IDENTIFICAZIONE DEI RIFIUTI – FIR

Questo è il documento di accompagnamento al trasporto dei rifiuti, redatto da un trasportatore autorizzato. Contiene tutte le informazioni relative alla tipologia del rifiuto, al produttore, al trasportatore ed al destinatario. Il FIR deve essere compilato e firmato in 4 esemplari: la firma viene apposta dal produttore del rifiuto, e poi deve essere controfirmato dal trasportatore.Le copie del formulario devono essere conservate per 5 anni.

 Una copia del formulario deve rimanere presso il produttore, e le altre tre (controfirmate e datate dal destinatario all’arrivo) sono acquisite:

  • una dal destinatario;
  • due dal trasportatore, che a sua volta provvede a trasmetterne una al produttore del rifiuto.
     
  •  REGISTRO DI CARICO E SCARICO

 E’ il documento ambientale sul quale devono essere registrati tutti i carichi e gli scarichi di rifiuti. I registri sono tenuti presso:

  • ogni impianto di deposito, di stoccaggio, di recupero e di smaltimento dei rifiuti;
  • la sede delle imprese che effettuano attività di raccolta e di trasporto;
  • la sede dei produttori del rifiuto e delle società intermediarie.
     
  • MODELLO UNICO DI DICHIARAZIONE AMBIENTALE – MUD

 Attraverso questo documento, si identifica l’insieme di dichiarazioni presentate annualmente da soggetti quali discariche, trasportatori e produttori di rifiuti, alla propria Camera di Commercio di pertinenza.Generalmente la scadenza per la presentazione del MUD è fissata il 30 aprile.

 In questa dichiarazione i rifiuti vengono raggruppati per CER, per produttore e per provenienza. La dichiarazione rappresenta e rispecchia il bilancio annuale dei registri di carico e scarico.

COSA E’ CAMBIATO CON L’ENTRATA IN VIGORE DEL SISTRI

 Con l’avvento del SISTRI gli strumenti sopra descritti verranno progressivamente sostituiti da documenti completamente informatici.

   A tale scopo, le apparecchiature previste dal nuovo sistema sono i dispositivi USB, la black box, i sistemi di sorveglianza e la scheda sistri

  • DISPOSITIVO USB

 Dispositivo elettronico che permette di accedere al Sistema SISTRI tramite qualunque PC connesso ad internet. Consente di trasmettere dati, apporre la firma digitale e memorizzare informazioni.

  • BLACK BOX

 Altro dispositivo elettronico, necessario per il monitoraggio del percorso fisico durante la movimentazione dei carichi. Pertanto viene installato su ciascun veicolo delle aziende che operano nel trasporto dei rifiuti.Alla BLACK BOX viene associato poi un dispositivo USB dedicato, che le permetterà di comunicare con il sistema Sistri. L’installazione deve essere effettuata da officine autorizzate.

  •  DISPOSITIVI DI SORVEGLIANZA

 Devono essere predisposti ed installati dei sistemi di videosorveglianza molto accurati, che monitorano l’ingresso e l’uscita dei veicoli da impianti di discarica ed incenerimento.

  • SCHEDA SISTRI

 Essa costituisce il documento in formato elettronico vero e proprio, che rimpiazza completamente i formulari e il registro di carico e scarico cartacei. Questa scheda, si divide in due aree di competenza:

  • Area registro cronologico.

 Viene compilata dal produttore, che al primo accesso inserisce tutti i dati riguardanti la produzione del rifiuto (anagrafica, CER, quantità,…);

  • Area movimentazione.

 Viene compilata al momento della movimentazione del rifiuto. Alcuni campi sono compilati in automatico dal sistema SISTRI stesso sulla base dei dati inseriti nell’area registro cronologico.Questa seconda area si divide ulteriormente in 3 sezioni:

  • La sezione “Produttore”.

Contiene i dati relativi all’anagrafica del produttore, le informazioni qualitative e quantitative del rifiuto e i dati identificativi di tutti gli altri soggetti coinvolti nella movimentazione del rifiuto.

  • La sezione “Trasportatore”.

Contiene i dati anagrafici di tutti i soggetti coinvolti nel trasporto del rifiuto, le informazioni identificative del mezzo di trasporto e del percorso, nonché le date di presa in carico presso il produttore e di consegna al destinatario (generalmente agli impianti).

  • La sezione “Destinatario”.

Riporta i dati anagrafici del destinatario e l’esito della movimentazione, con l’indicazione della quantità accettata.